Carlo Ancelotti: “Koulibaly è un fuoriclasse, e su De Laurentiis…”

Re Carlo si confessa al Corriere della Sera tra obiettivi raggiunti e da raggiungere

Il tecnico azzurro Carlo Ancelotti vista del big match di San Siro contro l’Inter del 26 dicembre ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, dove si è parlato del futuro del club partenopeo e della situazione del movimento calcistico italiano: “In campionato c’è una buona qualità di gioco; la Nazionale ha inserito giovani interessanti. C’è un nuovo presidente della Federazione con idee chiare, il movimento è destinato a crescere. Certo, se ci fosse un incentivo a fare stadi nuovi e a migliorare la cultura dentro…”.

E SUL SUO NAPOLI…

Qua c’era una squadra che aveva un’identità ben precisa, noi cerchiamo di averla un po’ più versatile. I campionati li ha vinti chi ha giocato a uomo, chi ha fatto il possesso palla, chi ha fatto il contropiede, chi non faceva ritiro, chi lo faceva. Io credo che ognuno di noi debba motivarsi non attraverso il confronto con gli altri, ma con il confronto con se stesso. Se tu hai come obiettivo diventare Messi, be’ il tuo percorso è influenzato dalla genetica. Invece ogni giorno puoi allenarti per essere migliore, vale anche per la squadra, se dico impegniamoci per battere la Juve è un obiettivo troppo lontano.

IL CAMBIO DI MODULO

L’unica cosa cambiata è stata la disposizione in fase difensiva, dal 4-3-3 al 4-4-2, per me è la più efficace. Ho parlato con qualche giocatore, Allan e Diawara, mi hanno dato la loro disponibilità, altrimenti non l’avrei fatto. C’era la sosta per la Nazionale, l’abbiamo provata 20 minuti. L’obiettivo della squadra è quello di arrivare fino alla fine del campionato lottando.”

E SULLA CHAMPIONS…

Direbbe ancora: “Siamo dei coglioni se usciamo dalla Champions“? Ma io intendevo: saremmo coglioni a uscire per un mancato risultato contro la Stella Rossa. Invece siamo stati in ballo fino all’ultimo contro una squadra, il Liverpool, candidata a vincere la coppa. Come il Psg, il Barcellona e la Juventus, che però ha un ostacolo difficile nell’Atletico Madrid. Il Real senza Ronaldo invece è meno competitivo“.

L’INTER E SPALLETTI

Non so, danno l’impressione di essere una squadra e una società in crescita, ogni anno inseriscono giocatori importanti. Spalletti è un amico, mi è venuto a trovare a Madrid quando era fermo. Io ho un rapporto di stima un po’ con tutti i colleghi, e poi ora tanti miei giocatori allenano: Gattuso, Inzaghi, Nesta, Oddo.

RITORNO AL MILAN

Sono stato vicino al ritorno al Milan due volte. Quando sono andato via dal Real Galliani è venuto a caccia a Madrid, ma dovevo riprendermi da un problema alla cervicale. E poi un’altra volta con Fassone c’è stato un mezzo tentativo dopo il Bayern“.

KOULIBALY INSOSTITUIBILE

Non lo posso negare, è un fuoriclasse, faccio più fatica a fare a meno di lui. Il turnover motiva di più i giocatori e allontana gli infortuni. È chiaro che la società si aspetti che i giocatori siano valorizzati, ma no, De Laurentiis non mi ha chiesto di fare turnover.

3 AGGETTIVI SUL PRESIDENTE

Schietto, generoso e curioso. Io e lui parliamo pochissimo di calcio, mi dà le chiavi della squadra, si fida e io gli sono grato“. Cosa chiede Ancelotti a Babbo Natale? Non chiedo niente, sono soddisfatto così“.

A cura di Emilio Quintieri

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