Affari invernali: quando Romano cambiò il Napoli. Poi ci fu…Vargas!

Colpi fuori stagione, brandelli di sogni, cambi di tappezzeria. Il mercato di riparazione. Una volta c’era una finestra aperta a ottobre-novembre: erano ritocchi ad una casa-squadra già costruita, stucchi non restauri. Le squadre compravano uno-due giocatori, con parsimonia. Il Napoli di Maradona vinse il suo primo scudetto (1986-87) pescando dal mercato di riparazione autunnale il regista che mancava, Francesco Romano, che Maradona soprannominò la «Tota», come la madre, perché era ovunque e tutto faceva. Da oltre vent’anni – prima volta tra dicembre 1996 e gennaio 1997 – la fiera delle opportunità si tiene in periodo natalizio.

Sono giorni dettati dalla frenesia. Non si cerca mai una barca, si brama un salvagente.

Può andare male: il Napoli a gennaio puntò su Edu Vargas, ambientamento quasi impossibile, la Juve scommise e perse con Anelka e anni prima gettò nello sciacquone 14 miliardi di lire per Esnaider, la Roma non capì Doumbia (o viceversa) e prima si fece intortare da chi aveva spacciato Fabio Junior per un fenomeno.  Fonte: CdS

Mercato-Napoli-Romano
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