Stavolta non la si poteva proprio ipotizzare la formazione. Cambi e turnover per favorire l’ intensità, ha detto Ancelotti nel post gara. Nel primo tempo, risulta difficile, per gli azzurri, trovare la quadratura del cerchio. Il Napoli non inquadra mai lo specchio della porta e la manovra non acquista profondità alla manovra. L’idea di base di Ancelotti è un 4-2-3-1 in fase offensiva, con Ounas tra i più sollecitati. Siccome la gara stenta a decollare, al quarto d’ora della ripresa entra Mertens al posto di Diawara, Zielinski si abbassa accanto ad Allan e Fabian Ruiz si allarga a sinistra. Il nuovo assetto favorisce Milik, traversa clamorosa del 99 azzurro. Fuori di un soffio il tentativo di Zielinski dal limite. E’ il momento, poi, di Insigne per Ounas. Il Cagliari si arrocca sempre di più, aumentano le perdite di tempo. Ancelotti lancia anche Callejon per Malcuit e gli azzurri diventano sempre più offensivi con lo spagnolo che si piazza da terzino. Spinta sempre più incessante, Cagliari finisce alle corde e non riesce più ad uscire. Il gol è sempre più nell’aria e a arriva con la prodezza di Milik a pochi secondi dallo scadere. Nei sette minuti di recupero non succede più nulla.
Il Mattino