Allo stadio di Anfield si è consumata l’ennesima beffa europea ai danni del Napoli. La vittoria di misura del Liverpool, favorita dal doppio errore di Mario Rui ed Ospina, ha consentito a Salah di segnare un gol pesantissimo ed ai reds di accedere agli ottavi, insieme al PSG, nonostante le tre sconfitte subite dalla squadra di Klopp. Qualche anno fa, gli azzurri furono eliminati per un gol subito di troppo ,nonostante i dodici punti conquistati. Martedì sera stesso copione, azzurri ex aequo con la squadra inglese, perfetta parità negli scontri diretti, ma la prima sconfitta dopo una striscia di due vittorie e tre pareggi ed un gol subito di troppo hanno relegato la squadra di Carlo Ancelotti al terzo posto. Va detto che il Napoli ha giocato sottotono, anche se nella parte finale di partita avrebbe avuto l’occasione per pareggiare e sovvertire l’esito del girone. Troppo poco, effettivamente, per recriminare. Troppo alto, viceversa, è stato il prezzo pagato per l’errore iniziale: il pareggio di Belgrado alla prima partita. Sebbene la squadra azzurra non abbia mai avuto i mezzi per competere seriamente in Champions, non si può non recriminare per la poca fortuna in campo europeo. La vita è una ruota che gira e prima o poi sarà così anche per il Napoli. Anzi, è proprio il Napoli che potrebbe farla girare dalla sua parte, sin da subito. L’Europa League è una competizione possibile, un obiettivo realmente perseguibile e di tutto rispetto. Alzi la mano chi ha ancora negli occhi la magica notte di Stoccarda: quella coppa uefa alzata al cielo da Diego Armando Maradona e festeggiata per le vie di Napoli per oltre una settimana. Alzi la mano chi si emoziona ancora per le immagini della finale e per la telecronaca di Bruno Pizzul. Sarebbe bellissimo vivere nuovamente delle emozioni così forti! La coppa rimane la stessa anche se con un nome anglofono. Ancelotti lo ha capito subito ed al triplice fischio di Liverpool-Napoli ha dichiarato la seconda coppa europea il nuovo obiettivo stagionale. D’altronde in Italia l’unico obiettivo possibile rimane un piazzamento in Champions e lasciare per strada qualche punto per le partite europee del giovedì sera può essere un prezzo ragionevole da pagare per vincere un trofeo importante. Sarà fondamentale l’aspetto psicologico e caratteriale della squadra azzurra che non dovrà commettere l’errore di considerarla un ripiego. Fondamentali saranno l’esperienza del tecnico di Reggiolo e cancellare la delusione di martedì sin da subito, già dalla sfida di Cagliari di domenica prossima. A tale proposito, speriamo che il pubblico di casa abbia un atteggiamento simile a quello di Bergamo, che prese in considerazione le intenzioni di Ancelotti di chiedere la sospensione della partita in caso di cori razzisti. In caso contrario, farà bene il Napoli a chiedere lo stop al direttore di gara. Occorrono prese di posizione forti per debellare la piaga del razzismo verso Napoli, anche a costo di perdere qualche partita a tavolino.
Riccardo Muni