Ciccio Graziani, era lui l’attaccante della Roma che perse la Coppa dei Campioni del 1984 all’Olimpico contro i Reds. Lui in campo (sbagliò anche uno dei rigori della lotteria finale) e Ancelotti in tribuna a causa di un infortunio.
Insomma, questo Liverpool è una vera maledizione.
«Sembrerebbe proprio di sì. Ogni volta che ci giochiamo contro le prendiamo».
Ad Ancelotti, però, qualche volta è andata bene.
«Beato lui. Però questi risultati sono la dimostrazione che il calcio inglese ha una qualità superiore rispetto a noi».
Ancelotti avrà ripensato alle due finali perse contro i Reds da giocatore e da allenatore al momento del sorteggio?
«Forse inconsciamente qualche fantasma ti viene: già sei capitato in un girone difficile, poi devi andarti a giocare il passaggio del turno all’ultima ad Anfield: un pensierino ce lo fai».
Quindi cosa non è piaciuto della gara di martedì sera?
«Nel primo tempo l’approccio del Napoli non è stato buono. Poi è andato a migliorare e ha trovato più sicurezza. Il Liverpool è una squadra che ti pressa alto e i suoi giocatori non buttano mai la palla».
Ma come si torna a lavoro dopo una sconfitta del genere?
«Psicologicamente è una cosa che senti. Ma a giudicare le parole di Ancelotti e dei giocatori mi sembra che tutti abbiano capito che il Napoli esce a testa alta. Ha fatto il massimo, anche se non è bastato».
Qualche demerito c’è?
«Negli ultimi 15 minuti dovevi fare di più. Milik ha avuto una grande occasione e doveva buttarla dentro. In partite del genere le occasioni vanno concretizzate. Anche Callejon ha sbagliato una palla gol clamorosa. Il calcio è fatto di momenti e opportunità».
Pensa che oltre agli attaccanti abbia fallito in generale la vecchia guardia del Napoli?
«Mi aspettavo qualche giocata in più da parte da Insigne, Callejon, Hamsik e Mertens. Sono loro i giocatori che devono mettere in difficoltà il Liverpool».
Ora però si pensa già all’Europa League.
«Innanzitutto bisogna chiamarla Champions 2, perché il livello delle squadre è altissimo. Ma il Napoli può vincerla. Fa bene Ancelotti a dire di volerci puntare forte. In Europa League puoi prendere belle soddisfazioni, mentre il rischio di andare a casa dopo uno o due turni di Champions sarebbe stato alto».
Fonte: Il Mattino