Mario ha sempre avuto il corpo dell’atleta perfetto, uno e settanta centimetri per 65 chili. Non è mai stato un predestinato, un bambino d’oro del calcio portoghese. Appariva bravino in tutto ma bravissimo in niente. Però non mollava mai. Anche con il Napoli è andata così: Sarri lo ignorava perché non lo riteneva pronto dopo la rottura del crociato durante un allenamento a Boston, in pieno luglio del 2016, con la Roma. E toccò, come sempre, al suo agente scuoterlo, più o meno un anno fa. «Forse ho sbagliato a portarti qui», gli disse. Da quel momento Rui è diventato un altro. Sia pure tra alti e bassi. Fonte: Il Mattino