C’è un bel po’ di buone ragioni per interrompere già domani con l’Atalanta questa specie di Ramadan del gol che José Callejon, ahilui, sta osservando ormai da oltre sei mesi. Come mai era accaduto nella sua lunga e brillante carriera: ieri sua figlia Aria ha compiuto due anni e sarebbe uno splendido regalo di compleanno, tanto per dirne una; domani a Bergamo festeggerà la presenza numero 200 in campionato con il Napoli, per dirne un’altra; e la sua signora, donna Marta, stando proprio a quanto dichiarato da José, glielo chiede con la regolarità che soltanto una moglie sa osservare: bisogna accontentarla, sì. E ancora: dopo Hamsik, che mercoledì in Champions ha interrotto un digiuno simile, manca soltanto lui tra gli habitué del gruppo e, soprattutto, la squadra ha bisogno anche dei suoi colpi. In Italia e in Europa: i gemelli Mertens e Insigne lo aspettano. Tutto chiaro? Un assioma di partenza, però, resta: Callejon, gol o non gol, è comunque un uomo fondamentale. A prescindere dall’allenatore: e non è poco. Fonte: CdS