Paolo Rossi: “Ancelotti è una garanzia, Mertens incredibile e su Insigne…”

Paolo Rossi torna a casa:  entra nel consiglio d’amministrazione del Vicenza, squadra che con i suoi gol trascinò a un incredibile secondo posto nel 1977-78. «Mi fa molto piacere poter dare una mano a quello che è stato il mio primo amore calcistico».
Quell’anno lo scudetto lo vinse la Juve che anche adesso è in testa con otto punti di vantaggio sul Napoli dopo aver conquistato gli ultimi sette titoli: campionato da considerare già chiuso?
«Tutt’altro, siamo alla tredicesima giornata e il campionato è ancora tutto da giocare, ci sono tantissime partite e una flessione della Juve ci può stare: il Napoli è l’unica squadra che può impensierirla, ci deve credere sempre, ormai è abituata negli ultimi anni a lottare per il vertice. L’Inter ha ancora un rendimento altalenante e quando non c’è continuità di risultati fai fatica a restare in alto».
Da stasera a Firenze comincia per la Juve un ciclo di partite non semplici fino alla sosta di fine anno: il calendario può essere un alleato per il Napoli?
«Sì, adesso ci sono cinque-sei partite difficili e possono capitare giornate negative: la Juve finora ha mostrato la sua superiorità ma sul campo poi le gare bisogna sempre vincerle».
E anche il Napoli dovrà vincere a Bergamo, campo notoriamente non facile?
«Andare a Bergamo è sempre dura, uno scoglio difficile per tutti e non solo per il Napoli: gli azzurri hanno però ampiamente dimostrato di sapersi far valere anche su campi complicati. Il pareggio con il Chievo è alle spalle, la dimostrazione si è avuta già contro la Stella Rossa».
In Champions il Napoli è primo e adesso si gioca tutto a Liverpool: ad Anfield ci vuole un’altra impresa.
«Un’impresa fattibile. Il Napoli deve giocare come sa. Negli stadi inglesi il tifo si sente molto ma quando sei in campo pensi solo a quello che devi fare. Gli azzurri devono ripetere la partita che hanno disputato al San Paolo quando giocarono con una determinazione incredibile, la stessa che dovranno metterci ad Anfield: hanno a disposizione due risultati su tre ma non devono pensarci. Se il pari arriva alla fine bene ma l’atteggiamento in campo dovrà essere di una squadra che punta alla vittoria».
Quanto è stato determinante Ancelotti nella crescita europea?
«Ancelotti è una garanzia. Mi piace particolarmente la serenità che solo lui riesce a trasmettere perché anche nei momenti difficili e alla vigilia di partite importanti sa sempre come smorzare le tensioni. Riesce a dare fiducia ai calciatori e poi gli ho sentito dire che a Napoli si sta emozionando: questo è un segnale chiaro che c’è un bellissimo gruppo e un ambiente straordinario».
Mertens è tornato a volare, due perle le sue in Champions?
«E’ un attaccante incredibile in una forma pazzesca: è un grande opportunista in area di rigore e ha il fiuto del gol. Questo è il ruolo che ormai interpreta al meglio: un valore aggiunto per il Napoli in campionato e in Champions League».
Da un attaccante all’altro, Lorenzo Insigne è ora da considerare al top?
«E’ nel pieno della maturità, si vede adesso che ha ancora più fiducia nei suoi mezzi e lo ha dimostrato anche in Nazionale: è il leader del Napoli».

Fonte: Il Mattino

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