L’inizio del terzo millennio verrà ricordato come quello della rivoluzione multimediale, con i neologismi anglofoni ‘on line’ e ‘chat’ divenuti di uso comune. L’epoca del multimediale ha senza dubbio favorito il processo di globalizzazione che ha preso campo anche nel mondo del calcio. I social network, tra cui spiccano Facebook e Twitter, costituiscono gli strumenti con cui si comunica, anche da un capo all’altro del globo. Sono diventati famosi i tweet presidenziali di Aurelio De Laurentiis, con cui si commentano i risultati del Napoli e si annunciano ufficialmente gli ultimi calciatori acquistati dalla società azzurra.
Ecco perché la regola imposta dall’amico Alfonso e condivisa da tutta la comunità virtuale napoletana, da cosa normale diventa un fatto di straordinaria importanza. Non deve mancare il tifo tradizionale, quello che si fa sulle gradinate di ogni stadio. Tuttavia, il nuovo modo di fare tifo, supportato dagli strumenti tecnologici del terzo millennio, permette di avvicinare i tifosi con un click, di organizzare manifestazioni, di esprimere giudizi e dare i voti a Carlo Ancelotti e i suoi ragazzi. In alcuni casi, si toccano argomenti sociali che esulano dal calcio e dal tifo. È il tifo del terzo millennio.