C’è poco da fare, non esiste sosta che anestetizzi, né convegno medico che distragga: qui la medicina, la cura (pure preventiva) è il calcio e De Laurentiis, che pure rispettosamente ne farebbe a meno di tuffarsi in mezzo al campo, ma che sa stare al gioco, quando sta sul palco dei relatori evita i tunnel degli interlocutori giocando d’anticipo, però lanciandosi in una veronica che produce l’effetto inseguito: «Chiedete pure ciò che volete, tranne che del mercato: qualcosa compreremo, ma non vi dirò chi…. E comunque penso anche che investirò in un club inglese». Mica ci si può negare un tuffo nella patria del calcio, quella è una vecchia passione, che è rimasta incollata nella memoria e che ogni tanto riemerge. Però intanto c’è dell’altro, come riporta il CdS, perché poi è Napoli che gli strappa le riflessioni, dalle più audaci alle più moderate, dalle più intriganti alle più emozionanti, dalle più tormentate a quelle più invitanti.
La Redazione