Lorenzo Insigne, bello e possibile…anche se solo a metà!

Bello a metà, ma pur sempre bello. Insigne brilla, seppur per un solo tempo. Certo, non ha segnato e questo è un bel problema per un attaccante che in 30 partite con la Nazionale ha segnato appena 4 reti. Però, la sua, è una prova schioppettante. Per 45 minuti quello che fa lo diverte, si vede chiaramente. Le luci a San Siro le accende sempre e solo lui, nella gara con il Portogallo dove Mancini disegna un’Italia elastica sul modello del Napoli. Poi, nella ripresa, anche le ombre. Insigne non è l’Italia. E non è neanche il Napoli. Ma è certo che ogni squadra in cui gioca ha capito che occorre finalizzare i propri schemi su di lui. Lorenzo strappa applausi a quei tifosi che tirano un sospiro di sollievo: abituati a vederlo sempre con la maglia del Napoli, finalmente possono godere per le sue gesta. E mostra il suo talento smisurato. Mancini non pensa affatto di passare nella categoria a cui appartiene Ventura, ovvero quello degli autolesionisti e dunque sapendo di avere Insigne in queste condizioni lo lascia fare.

Il Mattino

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