A proposito: dopo il doppio incrocio con il Paris Saint-Germain, in Francia l’hanno incoronato miglior difensore del mondo e più grande rimpianto nazionale del momento (avendo scelto il Senegal). Cose che capitano. È invece sistematico, dicevamo, il suo impiego in campo: 12 presenze in campionato e 4 in Champions, quasi tutte di altissimo livello, e 1440 minuti stagionali esclusi recuperi. In pratica, le partite del Napoli non cominciano e non finiscono mai senza Koulibaly. Un po’ come accade alla Lazio con Acerbi. La palma d’Europa, però, appartiene a Sané dello Schalke, suo compagno in Nazionale: lui ha giocato 17 partite dall’inizio alla fine, una in più, perché la Coppa di Germania è già cominciata. Un dettaglio. Un dettaglio che Kalidou, questa volta, non può proprio marcare. fonte: CdS