Serie A, la gestione dei minutaggi nel 2018-19. Ancelotti li ruota tutti

In un’Italia fanalino di coda in Europa, solo poche società rappresentano l’eccellenza in materia di turnover negli ultimi 13 anni. Fra le squadre che hanno utilizzato meno giocatori in stagione, troviamo 6 club di Serie A in 40 posizioni, tutti ai tempi autori di ottimi campionati.

Una delle eccellenze targata Made in Italy è il primo Napoli di Maurizio Sarri, che tre stagioni fa chiuse il campionato 2015-2016 con un’ambiziosa medaglia d’argento. Ma quella squadra, che riuscì platonicamente a laurearsi “campione d’inverno”, poggiava le basi su un preciso zoccolo duro, di cui Sarri raramente si privava. Concetto che appare distante anni luce rispetto all’attuale formazione partenopea. O meglio, rispetto alla mentalità che muove oggi gli azzurri. Lo testimonia l’altissima percentuale di gioco dei titolari registrata durante la scorsa stagione, quella del “sogno del cuore” e dello scudetto sfumato proprio quasi all’ultimo: sotto questo punto di vista, il Napoli era la primo in tutto il campionato con l’84,31% dell’intero minutaggio stagionale affidato sempre ai “soliti noti”. Ma se Sarri non cambiava mai, ecco che Ancelotti sembra essere di tutt’altro avviso. Nelle prime 11 giornate di questo campionato, l’allenatore dei record ha già ruotato quasi tutti, relegando i titolari – o presunti tali – a scendere in campo per il 72,73% del tempo. Nessun posto fisso, che relega il club azzurro al penultimo posto in quanto a minutaggio degli 11 più utilizzati, davanti al solo Bologna.

 

Fonte: CdS

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