Quando Ancelotti è sbarcato sul mondo Napoli, si è concretizzata l’idea di prendere Fabian Ruiz e di poterlo allenare. E davanti ai microfoni il tecnico azzurro ha anche ribadito che nessuno, tra gli addetti ai lavori azzurri, aveva mai sottovalutato l’andaluso. Fabian, piano piano, sta imponendo la sua classe, ma non solo quella. A Genova è emerso dall’ acquitrino trasformatosi in pantano e con due gambe possenti si è conficcato nel terreno di gioco, senza risentire delle sabbia mobili liguri. Ed ha cambiato il destino del match. Mai. Le parole di Fabian: «Ambientarmi è stato difficile all’inizio, il calcio è un po’ diverso, più diretto e rapido, ma ora mi sto calando a pieno in questa realtà e allora le differenze sono diminuite», ha ammesso ai microfoni di Onda Cero.
Intanto Fabian Ruiz si è calato alla grande nella realtà napoletana diventando a tutti gli effetti un cittadino quasi perfetto. «Sto perdendo l’accento andaluso? Sì, a Napoli lo sto perdendo piano piano», commenta il calciatore che sui canali social della Uefa è stato ripreso mentre canta il noto coro del Napoli «Sarò con te». E in città si è ambientato alla grande. «L’italiano lo sto imparando, è molto simile allo spagnolo e mi sto impegnando molto. Vivo in una zona tranquilla vicino al mare e al centro città. Sono stato due volte a Capri con la mia famiglia, è bellissima. Vivere da solo non è un problema, vengono sempre a trovarmi i miei fratelli, mia madre o il mio agente, quindi non sono mai solo. Guidare? A qualcuno può spaventare, ma basta abituarsi».
Fonte: Il Mattino