Insigne: “Ancelotti è l’allenatore che tutti vorrebbero, mi ha cambiato la vita!”

 

Dalle pagine del CdS

Lorenzo Insigne, sempre più grande nel Napoli, non altrettanto in azzurro perché? 
«Con questa maglia ho sempre dato l’anima. Ma qui si arriva una volta al mese, ed è difficile trovare l’intesa che c’è in un club. Per dire: al Napoli ci consociamo da tre anni, siamo sempre gli stessi, giochiamo a memoria, anche se sono cambiati gli allenatori: così è più facile esprimersi». 
E come si sta esprimendo adesso… 
«Sì, è la mia stagione migliore, mai ero partito così bene. Spero di continuare così non solo per me ma per il Napoli. Abbiamo bisogno di vincere qualcosa!»
Juve permettendo. 
«Ha la rosa più completa d’Europa ma dobbiamo provarci, calendario o meno, che si giochi prima o dopo la Juve, per me non conta. L’importante è avvicinarci a loro».
La sua maturità in questo senso sarà importante. 
«Penso di essere cresciuto. E vedrete, anche quando verrò sostituito non mi arrabbierò più, come mi è successo con Sarri».
Con Ancelotti le riuscirà più facile.
«Mi viene da pensare che forse l’ho incontrato troppo tardi… (ride, ndi). Mi piace perché ha sempre il sorriso. Ha creato il rapporto che ogni giocatore sogna di avere col proprio allenatore. E’ difficile litigare anche se ti manda in panchina. Ha un carattere semplice, è la persona più umile al mondo; questa è la sua forza che gli ha fatto vincere tutto».
A lei ha cambiato la vita…tattica. 
«Io sono stato subito d’accordo, quando mi ha spiegato il mio nuovo ruolo, dopo la brutta prova contro la Samp: ho sempre preferito stare vicino alla porta spero di continuare così».
In campionato e in Champions, che sta contendendo all’amico Verratti. 
«Avevamo già scherzato con Marco il mese scorso. All’inizio, quando è uscito il girone, nessuno pensava che avremmo avuto tante possibilità, ma il nosto allenatore ci ha aiutato. Gliel’ho ripetuto ora, a Verratti: cercheremo di dare filo da torcere…».
Intanto deve fare gol in Nazionale. 
«L’ho detto, il club è una cosa, la Nazionale è un’altra. Ma tra Napoli e questa Nazionale la mentalità è uguale. Ancelotti e Mancini si assomigliano, li vedo simili, hanno la stessa gestione, ragionano allo stesso modo, per questo mi trovo bene qui: ora mi sembra di lavorare a Napoli. E mi auguro di dare alla Nazionale quello che ho dato a casa». 
Questa Italia è guarita, come dice Verratti? 
«Sì, qui ci sono veterani come Chiellini, Bonucci più tanti giovani che si stanno confermando in campionato ad alti livelli. Inoltre c’è più consapevolezza tra chi come me sta giocando la Champions, dove ci si misura con grandi campioni e si migliora» 
Anche Mancini la vuole dentro il campo.
«Ogni tecnico ha la sua idea di gioco. Mancini ha cambiato qualcosa, sta chiedendo a noi in fase offensiva movimenti diversi. Lui ha allenato grandi campioni, c’è solo da imparare, bisogna seguirlo. Contro la Polonia si è visto qualcosa in più rispetto agli altri anni».
Un anno fa lei al Meazza rimase in panchina...
«Mi fa male pensare alla mancata qualificazione. Ventura riteneva che quelli fossero gli uomini migliori, eravamo fiduciosi. Adesso bisogna guardare avanti. Non so quello che gli è successo a Verona, non commento le parole di Pellissier. Dico che mi spiace per Ventura. In azzurro non ha fatto bene ma prima aveva dimostrato il suo valore. Gli auguro di allenare ancora». 
Senza Bernardeschi, meglio lei esterno con Immobile centrale oppure Politano o Berardi al posto dello juventino e lei falso nove?
«Dispiace l’assenza di Fede. Io, lui e Chiesa ci siamo trovati bene. Con Chiesa e Berardi potremmo coesistere. Siamo tutti e tre giocatori di qualità. Se entrasse invece Immobile? Chiaro, Ciro gioca più centrale, con lui ho vissuto un anno fantastico a Pescara, ci conosciamo a memoria; sono due mesi che faccio l’attaccante centrale, ho fatto sempre l’esterno, allargarami a sinistra mi viene naturale; eppoi con certi movimenti, mi troverei più dentro al campo, vicino a lui».
Obiettivo il primato nel girone di Nations League. 
«Difficile ma non impossibile. Ci sarà lo stadio pieno, ora dobbiamo dare una grande risposta davanti ai nostri tifosi. Vogliamo questo risultato a tutti i costi e in qualsiasi modo»

 

AncelottiInsigneVita
Comments (0)
Add Comment