È stata la classica partita di pallanuoto, dove alla fine è stata premiata la squadra che ha lottato con il cuore in gola senza mai mollare, tanto da essere “baciata” dalla dea bendata nell’assalto alla porta genoano, dopo un primo tempo giocato con molta presunzione e con la ricerca ossessiva del tocchettare. Comunque, sono tre i punti che emergono da questa vittoria sofferta che fa classifica e dimostra che il gruppo c’è e può continuare a migliorare. Primo: Ancelotti, che è molto saggio, oramai si è reso conto che non può più fare a meno in partenza
di quegli otto-nove titolari inamovibili, con il turn over di un giocatore a reparto. Secondo punto: Fabian Ruiz è l’uomo giusto al fianco di Allan e Hamsik a centrocampo, ma la sua posizione deve essere sulla fascia sinistra a ridosso delle punte perché ha dimostrato ancora una volta di essere un giocatore che non solo rifinisce ma sa anche realizzare. Zielinski può tranquillamente accomodarsi in panchina. Terzo ed ultimo punto: Mertens. Questo Napoli oggi, e credo anche domani, non può fare a meno del nostro “Ciro”. Anche ieri ha dimostrato tanta
vitalità, aggressività, voglia di vincere a tutti i costi. Altro che Milik. Lasciamolo tranquillamente in panchina in attesa di tempi migliori. Per concludere una tiratina di orecchie al pacchetto difensivo: nel primo tempo in almeno quattro occasioni Koulibaly e soci si sono fatti infilare ingenuamente dai genoani, mostrando momenti di
sbandamento preoccupanti soprattutto nelle palle inattive. E sarebbe il caso di mettere finalmente da parte la mania di Sarri di difendere in area guardando la palla e non gli avversari. Intanto guardiamoci stasera
la sfida della Juve con il Milan, sperando in un passo falso dei “campionissimi”.
La Redazione