La Champions è stata lo spartiacque dei due Ancelotti

La via maestra, quella che dal laboratorio ha trascinato di nuovo tra gli eletti, è stata propria la Champions League, lo spartiacque tra l’Ancelotti-1 (quello ancora dentro al tridente o a qualcosa che gli somigliasse e comunque con la retroguardia a quattro) e l’Ancelotti-bis (quello che ha invece è intervenuto prepotentemente sul sistema, passando alla difesa a tre): la svolta, anche nella testa e a attraverso un sottile lavoro psicologicamente, avviene al San Paolo, proprio contro il Liverpool, al momento e sulla carta una squadra di marziani o almeno qualcosa d’assai prossimo al pericolo serio, concreto, persino «incontrollabile». Fonte: CdS

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