L’impianto della squadra che ha conquistato la finale di Champions nella stagione scorsa è rimasto praticamente invariato. Ci sono le tre frecce davanti (Salah, Mané e Firmino), è rimasto Klopp sulla panchina che impone un gioco offensivo e divertente. Alla banda si è aggiunto un portiere vero (altro che Karius) come Alisson e un paio di mediani di qualità e quantità del livello di Fabinho e Keita. Eppure la sinfonia dei Reds non sembra più quella di una volta. A Napoli la prima battuta di arresto (1-0 nel finale di una partita sostanzialmente di sofferenza) che sembrava acqua passata già dopo il 4-0 di Anfield con la Stella Rossa. Il problema è stato il ko di Belgrado, tanto per il risultato in sé (netto 2-0), quanto per la prestazione. Perché al di là di tutto il Liverpool non ha mai dato la vaga impressione di essere in partita. Ora le cose per Klopp si complicano eccome perché tra Psg (a Parigi) e Napoli (ad Anfield) dovrà collezionare almeno 4 punti. Gli uomini certamente sono dalla sua parte, perché avere un attacco come quello del Liverpool è una fortuna non da poco, ma ora serviranno anche gli attributi. Salah, Mané e Firmino hanno già fatto male al Psg all’andata, ora dovranno provare a concedere il bis anche a Parigi per evitare di dover rimandare il discorso qualificazione all’ultima giornata contro il Napoli. Fonte: Il Mattino