Napoli troppo timido nella prima frazione, costruisce la sua partita essenzialmente su quello che fa il Psg. Atteggiamento che frena la forza offensiva degli avversari ma che nello stesso tempo limita troppo le sortite offensive degli azzurri. Attende la squadra di Ancelotti ma non riesce a ripartire e prende gol a recupero inoltrato da Bernat. In svantaggio di un gol nella ripresa muta completamente lo spirito del Napoli che riparte a testa bassa e chiude il Psg nella sua area di rigore creando pericoli in serie, uno dopo l’altro. Buffon nega il gol con un paio di parate strepitose e cede solo sul rigore di Insigne. Gli azzurri cambiano marcia e soprattutto riescono a pressare molto più alto evitando ai francesi il palleggio semplice di tutto il primo tempo. Una ventina di minuti a tutto gas, piede a tavoletta sull’acceleratore e occasioni a raffica: spazi più stretti e velocità raddoppiata negli interventi e nelle chiusure. Uno scenario completamente diverso: viene fuori la qualità degli azzurri negli uno-due. Fonte: Il Mattino