La manovra è risultata meno fluida rispetto ad altre occasioni: per buoni tratti l‘Empoli è stato superiore nel palleggio e ha governato meglio la fase di possesso a centrocampo. Il Napoli invece è stato meno brillante nel giro palla, Diawara e Rog hanno sofferto l’impostazione della squadra di Andreazzoli facendo girare con difficoltà il pallone. Stavolta i titolari aggiunti non sono stati all’altezza dei prim’attori Hamsik (o Fabian Ruiz) e Allan che in quella posizione governano meglio tutte le situazioni. E così anche il recupero palla ha funzionato meno bene rispetto al solito: gli azzurri si sono abbassati più del solito facendo la differenza in contropiede grazie alla qualità tecnica straordinaria dei due interpreti di attacco, Insigne e Mertens. Il possesso palla è stato il dato favorevole all’Empoli, nonostante la pesante sconfitta finale: 53 per cento della squadra di Andreazzoli contro il 47 per cento degli azzurri. Ma a questo Ancelotti non dà un gran peso perché punta più alle verticalizzazioni e questo invece ha funzionato perché negli spazi larghi Mertens e Insigne sono riusciti ad esaltare le loro qualità tecniche. Comunque lo sviluppo delle trame palla a terra è stato meno fluido del solito e infatti anche il numero di passaggi in partita è stato superiore agli avversari (586 contro 560). Un altro dato tutto a favore dei toscani è stato quello relativo ai calci d’angolo: l’Empoli ne ha battuti sette, il Napoli neanche uno. Fonte: Il Mattino