Giudizioso, fin troppo, nei movimenti anche se nei tocchi è sempre piuttosto preciso. Il tutto, però, a ritmi languidi: Zielinski è più spesso la terza punta che il quarto a centrocampo ma non trova mai quel dinamismo che gli consente di fare la differenza. Però è accorto in ripiegamento, cosa che non è naturale visto che nel dna ha sempre la giocata. Il Mattino non va oltre il 5,5