Edinson Cavani e Aurelio De Laurentiis: faccia a faccia. Nel salotto del Parco dei Principi, mercoledì (24 ottobre) di Champions: l’abbraccio e una chiacchierata veloce però distensiva, molto affettuosa se vogliamo, andata in scena nei pressi dello spogliatoio del Napoli, in occasione della visita del Matador ai reduci del suo periodo azzurro. Meraviglioso dal 2010 al 2013, con 104 gol e mille altre giocate: un amore immenso, vero, macchiato poi dalle immancabili polemiche del calcio nell’estate dell’adios. Direzione Parigi, Psg, con Leonardo che arriva a Roma a bordo di un jet e in una notte chiude con il presidente un affare da sessantaquattro milioni di euro. La famigerata clausola. La gente non la prende bene, come ogni innamorato ferito, e così quando rivede Edi al San Paolo in occasione di un’amichevole lo fischia di brutto. Irritandolo. Cavani, che a Napoli ha lasciato il cuore e poi una ex moglie e due figli, ha invece tenuto sempre viva la fiammella. Ma a una condizione, precisata nel 2015: «Un giorno vorrei tornare, ma soltanto senza De Laurentiis: non mi sono piaciute certe dichiarazioni fatte alla mia partenza, non le meritavo».
Fonte: CdS