Aveva voglia di mollare tutto, Kevin Malcuit, adesso ha voglia di rivincita. Era stato l’italiano Claudio Ranieri a far spegnere la voglia del ventenne attaccante «Quell’allenatore arrivò al Monaco, appena acquistato dai russi, e disse che non gli servivo. Così, senza avermi mai visto. Mi pagarono un anno e mezzo di stipendio e ciao, fine di tutto. Ero andato via da casa giovanissimo per coltivare questo sogno ed era tutto finito. Ero disgustato». Giocava nel Lille quando arrivò un segnale di interessamento dallo staff marocchino. Lui rifiutò la convocazione e sui social il giocatore venne attaccato. «Ma vi fu un equivoco: io non volevo rinunciare alla nazionale del Marocco, volevo semplicemente non interrompere la mia stagione in Francia per partecipare alla Coppa durante il campionato». Malcuit non è stato convocato per i Mondiali da Francia e Marocco ma ha avuto la grande chance di essere acquistato dal Napoli. «La concorrenza non mi preoccupa, anzi mi migliora». Il suo Ancelotti, cioè l’allenatore che gli cambiò posizione in campo, si chiama Michel Estevan, allenatore del Frejus St. Raphael, squadra di categoria inferiore che tesserò Malcuit dopo la rottura col Monaco. «Giocavo da attaccante e non capii cosa avesse in mente il tecnico quando mi disse di giocare da laterale durante un allenamento. Il primo avversario da marcare fu Ayew del Marsiglia». E allora Kevin si mise a studiare i migliori laterali al mondo. «Mi sono spesso detto che se non avessi accettato di cambiare ruolo a quest’ora probabilmente mi troverei ancora a giocare in una categoria inferiore».
Il Mattino