In tre mesi il tecnico di Reggiolo è riuscito a far dimenticare ai suoi ragazzi Maurizio Sarri senza, però, fargli perdere alcune nozioni tattiche che possono sempre servire. Stanno tutti con l’allenatore gli azzurri. Nessuno ha il broncio perché ognuno ha avuto lo spazio per mettersi in mostra. Non era facile arrivare ed imporsi in un gruppo compatto che con il vecchio trainer aveva fatto il record di punti (91) sfiorando per pochissimo la vittoria dello scudetto. Di sicuro Carletto Ancelotti portava trofei ed esperienza ma ci sarebbe potuta essere una chiusura. Ed, invece, c’è stata una apertura totale da parte di tutti. E i risultati si sono visti. D’altronde il gran lavoro di rapporti era stato fatto a Dimaro. Dove in
albergo Ancelotti faceva cantare la sera ogni singolo calciatore. Appena qualcuno rientrava dalle vacanze era “costretto” a salire sulla sedia ed esibirsi. Allora poteva sembrare una stupidaggine ma era tutto studiato da parte dell’allenatore. Poi naturalmente doveva mettere la sua esperienza tecnico-tattica in campo. Fonte: Il Roma