L’ex Nicola Caccia a Di Francesco: “Siamo due fratelli, domani ho il cuore diviso a metà”

Erano poco più che ragazzini. Entrambi lontani da casa: Eusebio da Sambuceto (Abruzzo) e Nicola da Castello di Cisterna (Campania). Ragazzini sì, ma con un sogno da grande. Un grande sogno. A metà degli Anni 80, e fino alla metà degli anni 90. la cantera di Empoli era la mecca per i calciatori di domani. È là che si incontrano per la prima volta Nicola Caccia ed Eusebio Di Francesco.

«La nostra amicizia è nata nel 1984 a Empoli. Ci siamo trovati nel settore giovanile, poi dieci anni insieme fino alla prima squadra».

Prima compagni poi amici ma non solo. «Siamo due fratelli. Abbiamo condiviso tutto, io sono il suo testimone di nozze e lui il mio e come se non bastasse sono anche il padrino di suo figlio Federico».


NON SOLO EMPOLI

 

Si cresce eccome se si cresce. Ovviamente nel segno del pallone. Quello che li ha divisi poi li ha fatti ritrovare. «Nel 90 lui era a Lucca ed io a Bari. Poi per fortuna ci siamo ritrovati a Piacenza in serie A. Una squadra pazzesca, tutti italiani». Era la stagione 95-96 e Nicola già intravedeva in Eusebio i tratti chiarissimi dell’allenatore brillante che oggi siede sulla panchina della Roma. «Fa giocare bene la squadra. È un pignolo, un grande lavoratore. D’altra parte si capiva fin da quando era calciatore: da bravo centrocampista era già un allenatore in campo. Era una mezzala con grande corsa e con gli anni ha migliorato la sua qualità».


PERCORSI DIVERSI

 

Dal campo alla panchina: Eusebio da primo allenatore a Sassuolo e ora a Roma, Nicola da collaboratore di un altro che a Empoli è cresciuto con loro, Vincenzo Montella. «Siamo fratelli anche con Vincenzo. Con Eusebio abbiamo preso strade diverse».

 

Domani il cuore di Nicola sarà a metà, da una parte il tifo per il suo amico dall’altra per la squadra per la quale ha sempre fatto il tifo. «Sono sempre stato tifosissimo del Napoli». E anche questa volta gli manderà un messaggino prima della partita. «Lo sento almeno due volte a settimana. Sinceramente Eusebio è un fratello e non dico che faccio il tifo per lui, ma ho il cuore a metà. Spero che sia una partita divertente, perché amo il bel gioco e Napoli e Roma giocano benissimo».


UN SALTO NEL PASSATO

 

Seppur per una sola stagione (96-97), Caccia ha anche vestito la maglia della sua squadra del cuore. «A Napoli ho vissuto un anno non bello e mi è dispiaciuto perché sono tifoso ed è sempre stato il mio sogno vestire la maglia azzurra. Avrei voluto e potuto dare di più: è un rammarico che porto dietro». Un anno fa Nicola Caccia, insieme con Vincenzo Montella, ha allenato il Siviglia e in quel periodo ha avuto modo di conoscere e vedere da vicino Fabian Ruiz. «Mi è sempre piaciuto, ha tutto. È stato un ottimo acquisto».

Fonte: Il Mattino

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