Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia di Napoli-Roma, che si giocherà al San Paolo domani sera con fischio d’inizio alle ore 20,30. Ecco quanto riportato dal sito vocegiallorossa.it anche sulle condizioni degli infortunati per la sfida contro gli azzurri di Ancelotti.
Roma e Napoli come arrivano alla sfida? “Pensando alla Champions, il Napoli meritava la vittoria, ha portato a casa un pari importante. Ho visto una squadra in ottima condizione di forma. Noi abbiamo fatto un’ottima gara dal punto di vista della mentalità, ci siamo ritrovati”.
Cosa si aspetta dalla partita? “Gli stessi atteggiamenti dello scorso anno, domani per venire fuori con un risultato importante serve una grande partita. Abbiamo un avversario forte, con tanti giocatori che si conoscono tra di loro ed elementi tipo Fabian molto interessanti. È cambiato qualcosa nel modo di interpretare la gare”.
Cosa cambia tra affrontare Sarri e Ancelotti? “C’era maggiore ripetitività, anche se alcune cose le rivedo anche quest’anno. Cambia la posizione degli attaccanti, Insigne lo trovi ovunque, guardate il gol contro il PSG o contro il Liverpool. Cambia la tipologia di gioco, meno possesso ma più verticalità”.
A che punto sono De Rossi e Kolarov? Le condizioni di Florenzi? “Stanno entrambi meglio, ma non al top, Kolarov si è allenato con la squadra, è la cosa più importante per ridare condizione. Non si può pensare di giocare solamente le partite per trovare la condizione. De Rossi, avendo giocato col CSKA, abbiamo cercato di farlo recuperare, vedremo le sue condizioni. Su Florenzi, si è allenato, credo che sarà disponibile. Ieri era il giorno in cui si era fatto male”.
La scelta dei due centrali difensivi può dipendere dalla presenza di Mertens o Milik? “Devo chiamare Ancelotti per saperlo, sennò mi fa una sorpresa (ride, ndr). Non posso fare una formazione in base all’avversario, se lo fai lo fai qualche giorno prima, stabilire la formazione in base ai probabili avversari è improbabile. Valuterò in base alle condizioni dei miei calciatori e al modo di pensare la partita”.
Ha rivelato di non aver sempre visto gli atteggiamenti giusti nei giocatori, com’è andata questa settimana? “Fa rabbia dover aspettare di prendere due schiaffi per avere risposte. Trattare tutte le partite allo stesso modo deve essere la nostra crescita, ci siamo ricaduti già altre volte, non possiamo permettercelo. Più si fanno capitomboli, più c’è il rischio di non rientrare in Champions League. Dobbiamo essere bravi a non sbagliare più gli approcci alle gare”.
Il Napoli è superiore alla Roma? Se sì, in cosa? “Oggi dimostra di essere superiore, perché ha più punti di noi. Anche l’anno scorso ci era superiore, ma abbiamo fatto la semifinale di Champions League. Mi piacerebbe rispondere più avanti, quando ci sarà una crescita della struttura di squadra. Per me il Napoli è una squadra forte, è la principale antagonista della Juventus. Trasmette più sicurezza, insieme all’Inter, rispetto alle altre”.
Ancelotti ha una grande carriera alle spalle. È stato mai un punto di riferimento sotto qualche aspetto? “Quando guardo gli allenatori non ho la fortuna di poterli vedere allenare. È molto più importante. Mi piace tantissimo come si pone, la gestione del gruppo. Quando in tanti parlano bene di qualcuno, significa che ha qualcosa. Possiamo avere visioni differenti e menomale, ma dal punto di vista della gestione mi piace tantissimo. Mi piace scoprire come gestisce determinati momenti e calciatori. Chiedo spesso a chi posso chiedere”.
La Roma è stata davanti al Napoli per parecchi anni, in questo momento vede più nel Napoli o nella Roma dei margini di crescita? In poco tempo la Roma può recuperare il distacco? “Dobbiamo crederci, abbiamo una partita importante che ci permetterà di farlo. Possiamo avere più margini di crescita, loro si sono stabilizzati anche nelle soluzioni tattiche, prima Ancelotti era partito col 4-3-3 e l’ha modificato, noi abbiamo cambiato da poco e stiamo cercando le soluzioni e gli interpreti migliori. Dobbiamo assolutamente crescere per competere. Negli anni passati, la Juventus ha avuto pochissimi antagonisti, l’anno scorso qualcosa in più si è visto, mi auguro che potremo anche noi avvicinarci a un qualcosa in più, migliorando la classifica”.
Questa imprevedibilità di prestazioni che tipo di reazione crea nelle altre squadre? Cosa deve aspettarsi il Napoli? “Secondo me hanno paura, non sanno mai cosa si troveranno davanti. Siamo capaci di fare grandi prestazioni o di perdere la testa in 10 minuti. A volte la squadra è imprevedibile anche per me. L’imprevedibilità va benissimo, ma non come prestazione. Dobbiamo essere bravi a cercare la continuità che ci sta mancando. Abbiamo occasioni, ne abbiamo una dietro l’angolo e dobbiamo essere bravi a sfruttarla”.
Il Napoli gioca a 4 a centrocampo, con Fabian a sinistra. Questo può dare fastidio all’impostazione data alla squadra, se non riuscirà a tenere le distanze giuste? “Loro giocano con un centrocampista che si apre e due attaccanti in mezzo. Le cose si vanno a equilibrare. Siamo undici contro undici, la capacità è accorciare a seconda degli avversari. Dipende anche dall’atteggiamento, se gioca Zielinski ci sarà più uno contro uno rispetto a Fabian che è più costruttore. In Champions League hanno giocato con una finta linea a quattro, in campionato non l’hanno fatta spesso, cambia tanto nelle uscite, nelle aggressioni, stiamo preparando questa partita con entrambe le situazioni”.
Insigne ha segnato in entrambi i match contro la Roma dell’anno scorso. Qual è la chiave tattica per fermarlo? “Ha fatto la seconda punta e l’esterno a sinistra, meno il falso 9. È molto bravo a interpretare le varie situazioni a seconda di come si comporta la linea difensiva. Dobbiamo assorbirlo il prima possibile, ma non giochiamo solo contro di lui. Ci ha messo in difficoltà anche come esterno a sinistra. Gioca in un ruolo che sta interpretando molto bene. È il giocatore da circoletto rosso”.
Ha pensato all’utilizzo di Jesus e alla catena formata da Santon e Florenzi? “Se Ancelotti non mi dice niente, non posso dirlo nemmeno io. Ma tutto è possibile. Ci sta che possa fare delle scelte in questo senso, ma posso riproporre anche la stessa squadra di martedì. Se avessi fatto la conferenza dopo l’ultimo allenamento avrei avuto maggiori indicazioni. Sapete che lo potrei fare, così come in altre”.
La Redazione