Marcello Nicchi, presidente dell’AIA, ha parlato ai microfoni di Radio Crc, alla trasmissione di Umberto Chiariello, “UN Calcio alla Radio”.
“VAR? Si può fare sempre tanto. Nessuno toglierà il VAR, ha dato grandi segnali di giustizia e di eliminazione di violenza dal punto di vista del gioco. Il campo era diventato una piscina dal centrocampo in poi. Vedevi gente entrare con gambe altissime. Il primo che non ha protestato più è stato il pubblico che ha capito che c’era giustizia in campo. Noi stiamo lavorando per il calcio a livello mondiale. Siamo gli unici che sono partiti per primi e che abbiamo una sala di sperimentazione attiva a Coverciano dove vengono anche arbitri stranieri a studiare. Var depotenziata? Non è una VAR depotenziata, noi ci siamo lasciati influenzare da un mondiale dove c’era un’applicazione diversa. Non tutti al mondiale erano abituati all’applicazione ferrea e abitudinale del protocollo. Sembra che in Italia ci siamo voluti adeguare al mondiale, ma non è così. Se c’è qualcosa da migliorare saremo i primi a chiedere modifiche. Per ora va bene così l’importante è che noi siamo i garanti del gioco e del regolamento. Ricordate quando il portiere aveva la terza sanzione, l’Italia fu quello che su suggerimento di Buffon propose di eliminarla e quella cosa è stata eliminata. Noi non leggiamo solo il regolamento su un foglio, ma cerchiamo di applicarlo e penso che i mezzi d’informazione ce lo stiano riconoscendo ”.