Juan Bernat: “Confermo, questa estate il Napoli mi voleva. Conosco bene Ancelotti”

A livello europeo il Paris Saint Germain ha battuto il Napoli una sola volta: era il 1992 e le due squadre erano di fronte nel secondo turno di Coppa Uefa: all’epoca fu una doppietta di Weah a decretare il passag gio della squadra parigina al Parc des Princes (0-0 al ritorno), ma in Champions League il club della capitale francese non è mai riuscita a battere una squadra italiana ed ora contro il Napoli la sfida si preannuncia più che intensa. Il Psg infatti sa che la partita contro il Napoli non sarà semplice e anche il neo difensore della squadra transalpina, lo spagnolo Juan Bernat , lo ha confermato alla vigilia della sfida. «Sicuramente questa partita può essere già decisiva e non vediamo l’ora di scendere in campo: la nostra volontà è quella di portare i tre punti a casa, perché questa è l’unica cosa che conta. Il Napoli sta vivendo un momento molto positivo, ha ottimi giocatori come Hamsik, Insigne o ancora Callejon. È una delle migliori squadre italiane, anche perché conosco bene Ancelotti e so che sta facendo un ottimo lavoro perché in campo si vede che sono organizzati bene». 

BERNAT

Anche Bernat, come aveva già fatto il tecnico Thomas Tuchel prima di lui, ha sottolineato come la partita contro il Liverpool sia stata per il Psg un momento chiave della stagione, una sconfitta che ha risvegliato il gruppo e che ha permesso di crescere anche in campo. Bernat non ha iniziato in maniera semplice la propria stagione al Psg, anzi ha dovuto recuperare dopo un brutto infortunio avuto durante il suo ultimo periodo al Bayern e alla fine si è detto contento della sua scelta, con la voglia di dimostrare il suo valore all’interno della rosa parigina, nonostante il club francese non sia stato l’unico ad averlo cercato in estate.

«Si è vero, ci sono stati contatti con il Napoli nei mesi scorsi, ma alla fine la mia decisione è stata quella di venire a Parigi e penso non vi sia null’altro da aggiungere in merito». 


Se lo spagnolo ha rifiutato l’invito della squadra partenopea, la decisione non è comunque legata alla presenza in panchina di Ancelotti, allenatore che stima profondamente:

«Penso che tutti lo conoscano, anche perché il suo curriculum e le sue vittorie parlano per lui, credo che una delle sue migliori qualità sia proprio nella gestione dello spogliatoio, ha una marcia in più».

 La squadra è concentrata, anche perché qualsiasi passo falso potrebbe costare caro al Psg, e Bernat ha sottolineato l’importanza di una vittoria al Parco dei Principi: «Se non è una finale, questa sfida ci si avvicina molto: una sconfitta ci potrebbe far scivolare fuori dalla Champions ed è un rischio che non possiamo correre. Siamo uniti, vogliamo vincere tutti insieme. In questi giorni ne abbiamo sentite tante, anche su Cavani e sulla sua tristezza, ma in realtà la sua è solo voglia di andare a segno e prima o poi tornerà a farlo». 

Fonte: CdS

 

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