È un Bari a due facce. Bomber a digiuno e difesa record. Risale a più di cinque ore, 306 minuti, terza giornata di campionato con la Cittanovese, l’ultimo gol segnato dall’attacco biancorosso con un guizzo di Samuele Neglia. A digiuno ci sono anche Simone Simeri (330’) e Roberto Floriano che, complice un infortunio, non segna dalla seconda di campionato. Ma ora è rientrato e non vede l’ora di sbloccarsi.
Invece è fermo addirittura da cinque turni Demiro Pozzebon che non ha più segnato dopo il rigore trasformato a Messina. A caccia del primo gol ci sono sempre Mauro Bollino e ovviamente Ciccio Brienza che ha saltato le prime tre giornate per una vecchia squalifica.
Le vie alternative. Certo che a questo Bari farebbe comodo avere anche qualche buon tiratore dalla distanza in modo da avere altre interessanti vie al gol alternative ai guizzi e al mestiere degli attaccanti, e creare maggiori grattacapi alle difese avversarie, tanto da rendere meno efficace il controllo dentro l’area. Ma gli attaccanti di Cornacchini ormai non riescono a colpire da tre domeniche. Sul campo dell’Igea ci hanno pensato i difensori D’Ignazio e Mattera insieme col centrocampista Bolzoni a mascherare l’improvviso disagio delle punte. Ma poi inevitabilmente sono cominciati i tempi duri, la squadra ha perso la sua proverbiale baldanza ed iniziata la frenata che continua tuttora.
Difficili da mandare giù i due pareggi consecutivi, ottenuti contro la Turris in casa e sette giorni dopo sul campo del Marsala. Soprattutto fa rabbia quello di domenica scorsa in Sicilia perchè maturato a dispetto di uno scenario ideale essendo la squadra passata in vantaggio con l’autorete di Benivegna.
Momento delicato. Giovanni Cornacchini non ha risparmiato critiche ai suoi ragazzi. Lo ha fatto direttamente ieri pomeriggio alla ripresa della preparazione raccomandando a tutti massima concentrazione. Domenica ci sarà l’importante match contro il Locri e sette giorni dopo bisognerà fare visita all’Acireale, un’altra squadra d’alto bordo. In due partite il Bari può ridare grandezza alla sua classifica o vanificare la sua partenza sprint che l’ha portato ad un poker di vittorie.
Fonte: CdS