Raffaello Bucci – che nelle intercettazioni viene chiamato Ciccio – passa in pochi anni da semplice tifoso a dipendente del club bianconero. Si occupa dei rapporti tra società, tifoseria e forze dell’ordine. Insomma, ha fatto carriera. Tra i suoi interlocutori ci sono Alessandro D’Angelo – capo della sicurezza della Juve – da una parte e Rocco Dominello – figlio di un boss della ndrangheta – dall’altra. Al centro delle loro conversazioni ci sono biglietti omaggio (che i Drughi rivendono a prezzi maggiorati) e attività dei gruppi organizzati che non andranno a danneggiare l’immagine e le casse della Juventus. Alessandro D’Angelo, infatti, è anche l’uomo che agevola l’ingresso allo Stadium durante un derby di alcuni striscioni che inneggiano alla tragedia di Superga e che senza il suo intervento sarebbero intercettati e bloccati dalla sicurezza. Dalle intercettazione si scoprono che vengono citati anche Fabio Cannavaro e Lapo Elkan, interessati ai buoni uffici dei gruppi della curva, secondo gli ultrà.
Fonte: CdS