L’ AD del Catania ed ex dirigente dell’Udinese, Pietro Lo Monaco è intervenuto ai microfoni di radio Crc, durante la trasmissione condotta da Umberto Chiariello:
“La mia Udinese? È nata dalla sentenza Bosman, che ha disegnato scenari nuovi per il calcio. Abbiamo allargato i nostri confini. Il Napoli è un’Udinese più grande? Io credo che il Napoli abbia fatto una precisa scelta societaria. Vuole restare competitivo puntando su giocatori buoni che poi possono diventare giocatori importanti. La Juve fa una politica diversa: vuole vincere . Al di là dell’allenatore poi hai bisogno di grandi giocatori per vincere. Il Napoli l’anno scorso aveva una grande forza: l’organizzazione di gioco. Prendere 3 giocatori di grande livello avrebbe reso tutto più fattibile. Il Napoli però produce e mira a fare campionati importanti, credo si possa alzare l’asticella perché sarebbe il coronamento del lavoro fatto in questi anni.
Partita di domani? Penso che a livello di valori in campo non ci sia grande partita, ma l’Udinese è da temere, è una squadra scorbutica. De Paul mi piace? A me piaceva fin da giovane. Era il giocatore che nello scacchiere avrebbe potuto sostituire Papu Gomez. Lui da giovanissimo era titolare nel Racing. Per il Napoli è una partita da temere. L’Udinese aveva un po’ smesso di essere Udinese negli ultimi anni, ma credo che quest’anno sia tornata. Anche Gino Pozzo ha puntato su una novità e direi che si sta ben comportando. Sulla carta potrebbe anche sembrare una partita semplice che io affronterei con tutte le attenzioni possibile”.