Bari-Napoli? Ci potrebbe essere il derby in famiglia. Non si incontrano da 7 anni

Napoli e Bari rivali in A per un derby in casa De Laurentiis? Suggestivo ma allo stato attuale impossibile, regole alla mano. L’articolo 16 bis delle Noif, le Norme organizzative interne della Figc, stabilisce che «non sono ammesse partecipazioni o gestioni che determinino in campo al medesimo soggetto controlli diretti o indiretti in società appartenenti alla sfera professionistica o al campionato organizzato dal Comitato Interregionale». La posizione di controllo si determina anche quando a parenti o affini entro il quarto grado sono riconducibili quote rilevanti in un’altra società. Finché tra Napoli e Bari ci sarà una categoria di differenza, come avviene per Lazio e Salernitana, non ci saranno problemi, sarà concessa una deroga.
In ambito Uefa, per inciso, è possibile avere più società (Pozzo aveva anche Granada, poi venduto, oltre a Udinese e Watford) ma una sola può partecipare alle coppe.
C’è però la possibilità che Napoli e Bari si incrocino molto prima di un ritorno dei pugliesi in A, e parliamo della Coppa Italia. Ottenendo la promozione in C quest’anno, nel 2019-20 il Bari non giocherebbe la Coppa Italia principale ma solo quella di Lega Pro, però potrebbe giocarla nel 2020-21 come neopromossa in B o come squadra piazzata entro le prime nove nel torneo di terza serie. Nel primo caso partirebbe dal secondo turno invece che dal primo. Per incontrare il Napoli, il Bari dovrebbe spingersi almeno fino agli ottavi di finale: è in quel punto del tabellone, infatti, che entrano in gioco le prime otto in classifica della Serie A. In questo caso sarebbe ancora una gara secca a eliminazione diretta, come anche al turno successivo.
Per la cronaca, Napoli e Bari si sono incontrate l’ultima volta il 23 gennaio 2011, al San Nicola, nella seconda giornata di ritorno: vinsero gli azzurri di Mazzarri, un 2-0 contro il Bari guidato da Ventura e firmato da Lavezzi e Cavani. Fonte: CdS

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