NAPOLI/ITALIA
S’era capito subito che non sarebbe stata una sera come tutte le altre, ma forse non s’era intuito dove ci avrebbe portato quell’Idea: si scorgevano le tracce, certo, e anche “fisionomicamente” se ne stava avendo una espressione. Poi, rieccoli là: un tocco e via, tutto corto, nello stretto, per allargare il campo, per attirare la Polonia in un recinto, farla avvicinare, uscire, e poi andare a cogliere le sue debolezze ed esaltare le nostre virtù ormai sbarazzetesi dalle pruderie. E poi, ancora, e di nuovo, quel tiki-taka accennato e poi sempre più ridondante, e quei tre piccoletti, dài: un “copia e incolla”, ma con rispetto per il ct e ci mancherebbe, che altro di suo aveva provveduto a innestare, perché a naso, a occhio, a percezione pure nell’allegria delle movenze stava esplodendo un Napoli travestito da Italia o viceversa.
Fonte: CdS