Sebastiani (Pres.Pescara): “Insigne è fortissimo e può giocare in tutti i ruoli”

D. Sebastiani i microfoni de Il Roma

C’è tanto Pescara nella Nazionale del presente e in quella del futuro.

Insigne, Immobile, Verrati, Biraghi e in futuro Perin, Caprari, Politano e chissà ancora quanti.

Diversi calciatori sono esplosi in Abruzzo,

molti dei quali con Zeman, nella stagione 2011/12, altri in periodi differenti. Ecco perché, all’indomani della vittoria sulla Polonia,

il presidente Daniele Sebastiani esulta più d’altri: «Per me la soddisfazione è doppia. Sono felice per l’Italia, che aveva bisogno di rialzarsi dopo le ultime delusioni, e anche per il Pescara, inutile negarlo, perché tanti di questi calciatori sono passati da noi. Questo fa ancora più piacere».

Il gol della vittoria, contro la Polonia, lo ha realizzato Biraghi.…«È cresciuto nel settore giovanile dell’Inter ed è stato con noi due anni fa. Puntammo su di lui perché eravamo convinti potesse darci una mano. Ha fatto molto bene, tant’è vero che a fine stagione lo acquistò la Fiorentina. In contesti di valore si sta esprimendo alla grande e lo sta dimostrando anche in Nazionale. Sono felice per lui. Ha un bel piede, una bella falcata e crossa bene dal fondo. In Italia di terzini sinistri come lui non ce ne sono troppi in giro».

La convince Insigne nel ruolo di attaccante?
«Certo che sì, ma neppure mi sorprende più. L’ho conosciuto quando aveva poco più di vent’anni, ero certo delle sue qualità, evidenti sin dall’inizio. Dico sempre una cosa…».

QualeChi sa giocare a calcio, come lui, può farlo dappertutto, in ogni zona del campo. Non fa differenza il ruolo, fare l’esterno o il centravanti conta poco. Tecnicamente Insigne è fortissimo, può giocare ovunque e lo sta dimostrando quest’anno realizzando tanti gol con la maglia del Napoli».

Come giudica, fin qui, l’operato di Ancelotti?«Non era facile rientrare in Serie A dopo nove anni e raccogliere l’eredità di un allenatore così ben voluto dalla piazza come Sarri. In più il Napoli era reduce da uno splendido campionato, da uno scudetto sfiorato, da novantuno punti raccolti, davvero tanti in Serie A. Ma Ancelotti, col suo lavoro e le sue novità, non solo tattiche, ha dimostrato ancora una volta di essere un allenatore fortissimo. Non c’erano dubbi».


Eppure il distacco dal primo posto, dopo otto giornate, è di sei punti… lo scudetto è già della JuveDifficile dirlo, il calcio è imprevedibile, ma una cosa è certa».

Prego«La Juve, oggi, sembra di un altro pianeta. Ha una mentalità vincente e un organico importante. Se esce un titolare ne entra un altro di pari livello o addirittura superiore. Questa è una squadra forte non solo in Italia, anche a livello europeo. Ma il Napoli farà bene».

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