LIVE – Ancelotti dal Festival dello Sport: “Sentire insulti all’interno degli stadi è ignoranza e maleducazione”

Carlo Ancelotti, allentore del Napoli, insieme ad Arrigo Sacchi, e a Pep Guardiola, stanno parlando in diretta dal Festival dello sport di Trento.

Queste le parole del tecnico azzurro.

“Il calcio di oggi è più propositivo. Oggi tutte le squadre cercano avere una propria identità, hanno le proprie idee, cercano di costruire il proprio gioco. Non so se è un bene o un male. 

Non è una squadra che può darti delle idee, ma gli allenatori che può darti l’idea del gioco. La mia figura di riferimento è stata Nils Liedholm,  poi dopo la figura di Sacchi è stata determinante, e con lui ho capito quanto è importante capire i metodi per trasferire a tuoi giocatori le tue idee. Quando porti delle cose nuove all’inizio c’è un maggior coinvolgimento, attenzione, e dopo oltre a questo iniziano ad arrivare i risultati. Prima la fase difensiva era una cosa assolutamente passiva, se non qualche marcatura. Con Sacchi si è fatto della fase difensiva anche una fase offensiva”. 

Il ruolo dell’allenatore è abbastanza complesso, perchè devi relazionarti ai giocatori, ma anche alla Società e al gruppo squadra, che sono tutti importanti allo stesso modo. La mia idea di gestire questo gruppo è rendere le cose più comode possibili. Bisogna avere solo la capacità di tenere tutto sotto controllo. Mi è stato detto che sono troppo buono, ed io ho risposto che se hanno bisogno di uno che usa la frusta, quello non sono io”.

“A Napoli è una bella famiglia, un bell’ambiente, giocatori giovani che hanno avuto esperienze importanti, che hanno voglia di crescere. Napoli poi è una città bellissima, direi che c’è tutto”.

Le squadre italiane hanno fatto bene in Champions finora, ma m’interessa di più cosa sta facendo il Napoli. Il calcio italiano rimane sempre competitivo, anche per la Juventus. Le valutazioni che si fanno oggi sono certo diverse da quelle che si faranno ad aprile. Questa comunque mi sembra una Champions League più equilibrata”.

Mbappè è un grande giocatore, è diretto e molto pericoloso, molto giovane, e che sarà sicuramente una stella nei prossimi anni”.

“Insigne è un giocatore di grande talento, e le sue qualità le ha espresse tutte. E’ un giocatore che sente tutte le sue responsabilità e sa di dover mettere tutte le risorse che ha a disposizione della squadra”.

” A livello tecnico restiamo sempre molto rispettati all’estero. La grande differenza che ho notato è l’integrazione ambientale. Sentire insulti all’interno degli stadi è ignoranza e maleducazione. Bisogna fare qualcosa per questo. All’estero questo non succede, c’è educazione, pulizia”.

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