Lazio, terra di conquista: per il Calcio Avellino è in programma la terza vittoria di seguito in terra laziale, dopo quelle ottenute sui campi di Ladispoli ed Anzio. Stavolta si va a Fregene, il mare dei romani, località turistica particolarmente affollata in estate dove il calcio per è per pochi intimi. Solo 400 posti disponibili all’Aristide Paglialunga, di cui la metà per il settore ospiti, affidati alla nuova società avellinese che ha preferito gestirli in modo particolare. Anziché accontentare i tifosi che sostengono con passione e incitano ininterrottamente la squadra dagli spalti, è stato preferito premiare gli sponsor che hanno dato un apporto economico alla società più ricca della serie D. La squadra avellinese, che è indubbiamente la più forte del girone, potrà vincere in trasferta pure senza il sostegno del proprio pubblico. Il tecnico Archimede Graziani ha dovuto rispettare il protocollo secondo cui sostenere che ogni partita è difficile e qualsiasi avversario va rispettato ma sa bene che la sua squadra può solamente vincere la gara sul campo dell’Ssf Atletico guidata da Raffaele Scudieri. «Per noi sono tutti banchi di prova di rilevante importanza, non solo perché abbiamo rispetto per gli avversari ma perché ogni impegno nasconde particolari insidie», ha detto l’allenatore del Calcio Avellino il quale, per dare forza alle sue preoccupazioni, ha voluto sottolineare che «affrontiamo una formazione collaudata, che lavora da tre anni con un parco giocatori importante».
L’Avellino s’è invece organizzato in poche settimane ma ha una rosa da categoria superiore: «Questa partita rappresenta l’ennesimo banco di prova e potremo capire a che punto siamo e dove vogliamo arrivare. Senza dimenticare mai che le altre squadre sono un po’ più avanti di noi», ha tenuto a dire mettendo le mani avanti trascurando il potenziale tecnico notevolmente più forte dell’Avellino rispetto a qualsiasi altra formazione. Quella di Fregene ha 8 punti in classifica e un buon rendimento offensivo, con dieci reti realizzate in cinque partite.
La formazione avellinese, che vanta una mezza dozzina di calciatori che farebbero bella figura anche in serie B, è una macchina da guerra: pure con tanto rispetto dovuto agli avversari, è impensabile un risultato diverso dalla vittoria per un Avellino che in questa categoria è di passaggio. Su questo aspetto appare convinto lo stesso allenatore quando sostiene: «Siamo al primo posto perché abbiamo lavorato tanto e bene», dice cercando di evitare paragoni con gli avversari, consapevole che nessuna formazione del girone G ha le stesse potenzialità della sua squadra. Aggiunge l’allenatore: «Se troviamo difficoltà, dobbiamo essere bravi a superarle, sfruttando l’atteggiamento mentale e le caratteristiche degli elementi a disposizione. A me piace provare a vincere tutte le partite. Finora ne ha vinto 4 su 5 e oggi consoliderà il primato in classifica con un nuovo successo nella gara in cui sono previsti molti gol da parte di un Avellino che nelle precedenti gare è andato puntualmente a bersaglio. Fonte: CdS