Il centrocampo del Napoli si direbbe al completo, con protagonisti tutti, col nuovo allenatore. Allan è una costante, tutti gli altri si alternano a seconda di circostanze e avversari. Hamsik, oggi, è la sua spalla perfetta. Arricchisce la manovra con la sua classe, cambia gioco con entrambi i piedi, cresce anche in fase passiva. Questa nuova vita, da metodista puro, gli appartiene sempre più: Hamsik comincia a sentirla sua. Ma nel ventre d’ogni azione ci sarà anche la firma di Diawara, la grinta (spesso eccessiva) di Rog ed anche l’eleganza di Fabian Ruiz, pendolare del centrocampo.
Lo spagnolo è l’emblema del cambiamento: lo si ritrova ovunque e giustifica l’investimento estivo (trenta milioni, ovvero la clausola, per strapparlo al Betis) proponendosi come esterno – sia a destra che a sinistra – oppure centrale, impostando (come a Belgrado) o inserendosi a ridosso dell’area di rigore (è capitato col Liverpool), aiutando in copertura o lasciando spazio alle sue spalle (ne ha approfittato Malcuit contro il Parma). Un centrocampo d’incastri, un puzzle d’opportunità: Ancelotti ringrazia.
Il Corriere dello Sport