Costanzo Celestini nel campo dei ricordi ha il numero 7, ma andrebbero bene anche il 4, l’11 e l’8. Tutti i ruoli del centrocampo li ha coperti da Marchesi a Pesaola, da Santin a Bianchi. «Solo la 10 non mi davano mai: prima c’era Diaz, poi Dirceu infine Maradona. Non ho mai osato protestare». Semmai c’è da chiedersi come riuscisse, lui alto 1,70, a fermare (in ogni modo) gente come Platini, Falcao, Muller, Zico, Rummenigge. «Solo uno mi faceva diventare matto: era Liam Brady. Lo menavo e non reagiva, colpivo più forte per intimidirlo e non dava mai un segnale di reazione. E questa cosa mi faceva saltare i nervi». Celestini ha 57 anni, ha due figli di 35 e 33 anni ed è nonno di tre nipotini, vive tra Varese e Sestri Levante, dove allena la squadra di serie D. Fonte: Il Mattino