Oggi Insigne è il miglior calciatore italiano: il sondaggio lanciato ieri sul sito del CdS che lo ha consacrato. Nessuno come lui – e più di lui – incide. Se buca una partita, recentemente in casa Juve, gli impantofolati presentano un conto ridicolo. Come se dovesse segnare mediamente due gol, senza potersi concedere una pausa. Come se non bastassero esempi più illustri per evitare pettegolezzi. Il Messi migliore al mondo, ex aequo oppure no con CR7, buca l’Argentina da una vita, eppure nessuno si azzarda a disconoscere l’immenso. Per Insigne valgono i numeri, non le 70 reti con il Napoli, fantastica cifra ma cerchiamo di andare oltre. I numeri sono: la trasformazione totale, il 4-3-3 in varie salse, più vicino (quindi 4-4-2) o più lontano dalla prima punta. Più letale se guarda il portiere senza binocolo, sono le storie firmate Ancelotti. E’ come se avvertisse il profumo del ragù della domenica e decidesse lui se andare di bucatini o di fettuccine. Il Migliore perché se gli lasci la pratica diventa una Sentenza. Il Migliore perché la sua scintilla brucia velocemente: quelle parabole non hanno un perché, piuttosto un approdo sicuro. Fonte: CdS