A Castel Volturno se lo ricordano ancora molto bene cosa era capace di fare in partitella: giocate da fuoriclasse assoluto e compagni più giovani (Hamsik e Lavezzi nella prima parte del campionato di A 2007-2008) che cercavano di finire in squadra con lui. Quando però Reja lo mandava in campo (30 presenze e 3 gol in B nel 2006-2007) non sempre Roberto ripeteva quelle gesta o comunque non aiutava a dovere la squadra in fase difensiva. Di conseguenza, da protagonista annunciato divenne un comprimario. Era arrivato, infatti, come grande colpo di mercato del d.g. Pier Paolo Marino al pari del collega Bucchi (lo scorso anno a Sassuolo ed ora suo successore in panchina a Benevento), ma De Zerbi si esprimeva alla grande in un attacco a tre e, in nome dell’equilibrio tattico, fu accantonato quando il vecchio Edy decise di passare al 3-5-2.