Un segno distintivo è la capacità di Ancelotti di cambiare modulo durante la partita e a seconda dei momenti. Il Napoli ha giocato con il 4-4-2, o 4-4-1-1 quando Insigne si abbassava, al 3-5-2 alzando Callejon e Mario Rui, al 4-3-3 nel finale. Un movimento continuo senza mai dare punti di riferimento agli avversari, così il Napoli diventa imprevedibile e gli azzurri sono imprendibili. La grande capacità di Re Carlo è anche quella di cambiare il volto alla squadra con le sostituzioni modificando l’assetto tattico della formazione e cambiando la strategia per sorprendere gli avversari. L’ex bolognese e il belga hanno consentito agli azzurri di sferrare l’assalto finale culminato con il gol di Insigne e la vittoria storica sul Liverpool.
Fonte: Il Mattino