Gazzetta: Insigne è il moschettiere di Champions

Una delle azioni più belle Lorenzo Insigne l’ha mostrata un giorno prima di giocare contro il Liverpool, durante la conferenza stampa. Gli hanno chiesto se non si fosse sentito ferito dalle molte critiche seguite alla deludente prestazione di Torino contro la Juve, dopo un inizio di stagione esaltante. Invece di far leva sulla domanda, per difendere le proprie ragioni, ha ammesso di aver giocato male e ha riconosciuto il diritto alla critica proiettandosi in fretta sul match di Champions League, con una consapevolezza che è sembrata uno scarto di maturità. E ha dimostrato maturità anche cancellando in fretta i depositi dell’Allianz Stadium dove il confronto con Cristiano Ronaldo è stato avvilente. Da una parte il portoghese, l’eroe annunciato, che vince quasi da solo partecipando alla costruzione di tre gol su tre; dall’altra Insigne, l’altro eroe annunciato, che annega tra le pieghe della partita. Resettato tutto, Lorenzo si è proposto a un nuovo duello, contro Salah, Manè e Firmino. E lo ha stravinto. Con Ancelotti è stato feeling a prima vista. Il tecnico gli ha costruito il Napoli addosso, risparmiandogli le fatiche di fascia. Lo ha messo davanti alla porta per sfruttarne lucidità e talento offensivo. Gli ha regalato la ribalta, Lorenzo sente di dover cambiare e ha cominciato con un gol salva-Champions al 90’. Sente che questa dev’essere la stagione del salto di qualità e che essere l’eroe del cortile non basta più. Bisogna essere grandi col Liverpool, e poi a Parigi e poi in Nazionale. E soprattutto bisogna essere grandi a lungo, non solo una volta ogni tanto. Lorenzo Insigne deve tenere il Napoli nell’Europa che conta. Fonte: gasport

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