Lo sport, la salute e la solidarietà abbinate alla prevenzione sono determinanti per una corretta cura del corpo e sono i veicoli per l’evento del fine settimana del Campus che si svolgerà dal 4 al 7 Ottobre, nei pressi di Via Caracciolo. Alla manifestazione era presente ilnapolionline.com che ha intervistato il medico sociale del calcio Napoli Alfonso De Nicola sull’evento, ma anche sulla situazione degli infortunati azzurri.
Questo fine settimana al Lungomare di Via Caracciolo ci sarà il Campus 3S (sport, salute e solidarietà). Tu che ti occupi molto di prevenzione cosa pensi dell’evento organizzato da Tommaso Mandato e Annamaria Colao? “Io penso che il concetto di prevenzione sia molto importante, abbinata ad un’ottima comunicazione può essere certamente un binomio vincente. Sicuramente è un evento importante per chi vuole tenere la salute al centro di tutto, senza dimenticare che lo sport e la solidarietà possono essere un veicolo determinante per tutti noi. Io sono convinto che in questo fine settimana la gente risponderà al meglio al Campus e quindi mi auguro che la gente dia molta importanza alla salute e possa accorrere in massa nella zona di via Caracciolo”.
Un evento di questa portata come il Campus 3S ben organizzato da Tommaso Mandato e Annamaria Colao, possono veicolare sempre di più verso la salute e una corretta prevenzione. “Io conosco entrambi e ti posso dire che negli anni passati hanno fatto un ottimo lavoro e sono certo che anche quest’anno i risultati saranno positivi. Come detto prima la prevenzione è fondamentale e fare lo sport può essere un ottimo modo per curare al meglio il proprio corpo e curarlo al meglio. Non bisogna sottovalutare il concetto di prevenzione e l’evento del Campus può fare da veicolo in maniera chiara e sono certo che i sarà una risposta adeguata”.
Infine ti vorrei chiedere sulla situazione dei 4 calciatori infortunati in casa Napoli. A che punto è il loro recupero? “C’è il concetto di privacy sulla situazione degli infortunati dei calciatori del Napoli, perciò non ti posso dare una risposta ben precisa. Ovviamente quello che c’era da dire sui 4 ragazzi infortunati l’ho già fatto nelle settimane scorse, è chiaro che chi ha subito un intervento devono fare un piano di recupero stabilito insieme a chi li ha operati in maniera precisa. L’augurio come sempre è quello di riaverli in campo quanto prima, però senza forzare i loro rientri sul terreno di gioco”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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