In partite del genere aumentano sensibilmente le difficoltà di Hamsik in fase di non possesso contro avversari strutturati meglio da un punto di vista fisico. Nella fasi del match in cui la Juventus ha spinto sull’acceleratore il capitano non è riuscito più a fare da argine davanti alla difesa e a bloccare le iniziative avversarie: l’anello debole del centrocampo, reparto in cui ha retto soltanto Allan, capace a tratti da solo di fronteggiare la spinta bianconera. Lo slovacco, perfetto da mezzala sinistra nel 4-3-3, quest’anno dopo la partenza di Jorginho è stato spostato playmaker da Ancelotti: nel centrocampo a tre le sue difficoltà a ricoprire il ruolo sono state più evidenti, meglio in quello a quattro con il brasiliano al suo fianco. Ma contro la Juve non ha retto nei duelli individuali e grosse difficoltà in fase difensiva le ha avute anche Zielinski che dopo un buon avvio (palo clamoroso dopo pochi minuti) ha dovuto subire a lungo la pressione dal suo lato dei bianconeri. A centrocampo la Juve è più forte e ha maggiori soluzioni a cominciare da Pjanic che nel ruolo di centrale è il migliore in assoluto. Matuidi è cresciuto anche nella capacità di inserirsi e colpire e Emre Can è un rinforzo di prima fascia. Nel Napoli il big è Allan, si attende un’ulteriore crescita del neo acquisto Fabian Ruiz e del giovane Diawara. Fonte: Il Mattino