E. Fedele: “Null’altro che una gara soft infrasettimanale”

L’opinione di Enrico Fedele sulle pagine de Il Roma

È una partita da valutare al di là dell’allarmante inconsistenza del Parma, perché è sembrata un’amichevole infrasettimanale contro una squadretta amica in attesa della grande sfida di sabato a Torino con la Juve di Ronaldo e capolista imbattuta. Va, però, detto che Ancelotti ancora una volta ha adattato il suo 4-4-2 a secondo dei giocatori che utilizza. E ieri sera ha mandato in campo quasi tutto il resto della rosa a sua disposizione, dal portiere Karnezis al francese Malcuit, da Diawara a Verdi e Ounas, costruendo un modulo d’attacco, diciamo un 4-2-3-1, partendo dai due terzini di fascia con la copertura a centrocampo di Diawara e di uno stratosferico Allan. Tutto facile, è vero, per un inesistente avversario, ma il tecnico azzurro ha dimostrato di essere un ottimo sarto in grado di cucire ad ogni giocatore l’abito giusto. E queste qualità le ha indiscutibilmente Ancelotti che oltre ad essere stato un grande allenatore, ha dalla sua l’esperienza della sua straordinaria esperienza di calciatore. Insomma questo Napoli sta a mano a mano liberandosi del vestito di Sarri per indossare quello di Ancelotti con il lato positivo che gli interpreti non sono più in un numero limitato ma più che consistente per affrontare gli impegni sia in campionato che in Champions, e in Coppa Italia. Ieri sera, per esempio, mi ha favorevolmente impressionato Malcuit che ha messo in mostra le sue ottime qualità sia nei passaggi che nei cross, da buon ex attaccante, ma, ovviamente, va valutato quando sarà costretto ad affrontare un avversario vero e non quello visto ieri al San Paolo. Certamente con un Gervinho in campo l’impegno della difesa azzurra sarebbe stato ben diverso. Perché non ha giocato? Credo proprio che il buon D’Aversa abbia pensato alla prossima partita che vale come spareggio per non retrocedere. Ma ora pensiamo a sabato, perché a Torino si giocherà sul serio…”

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