Napoli e Parma: passato, presente, “incroci”. Ancelotti, allenatore azzurro, è stato alla guida dei ducali dal 1996 al 1998 e dalla panchina emiliana ha spiccato il volo. Ma si tratta del passato. Per quanto riguarda il presente, D’Aversa ha in due azzurri due appigli fondamentali: Sepe ed Inglese. Le parate dell’ uno ed i gol dell’ altro sono il minimo comune denominatore dei 7 punti in classifica degli emiliani. In attesa degli altri: Amato Ciciretti e Alberto Grassi, entrambi ai box per problemi fisici. Se si considera che sull’asse Napoli-Parma c’è stata anche la cessione di Jacopo Dezi, si capisce facilmente che i rapporti tra i due club sono davvero eccellenti. L’anno scorso proprio Parma è stato il trampolino di lancio per Roberto Insigne. Anche nel passato “l’asse” funzionava: Gianfranco Zola e Massimo Crippa, entrambi protagonisti del secondo scudetto del Napoli, che lasciarono l’azzurro per approdare nel Parma di Tanzi, ne sono l’esempio. Così come Fabio Cannavaro. Paolo, invece, a Parma dal 1999, decise di tornare a Napoli nel 2006. È l’unico ad essere tornato. Chissà che il suo destino non possa coincidere con quello di Sepe e Inglese, di Grassi e Ciciretti: gli ex che domani ritrovano il Napoli, ma difficilmente lo affronteranno con il dente avvelenato. Un po’ come Ancelotti, che ritrova il suo passato.
Il Mattino