La crescita di un club non dipende solo dalle prime squadre ma anche dalla crescita del settore giovanile che è la base per rendere una società forte e competitiva. Tra queste c’è il Parma che in 4 anni è passata dal fallimento alla serie A, con un lavoro fatto di programmazione davvero interessante. Mercoledì i ducali sfideranno il Napoli al San Paolo e si preannuncia una gara interessante. Di questo e non solo ne abbiamo parlato in un’intervista con il responsabile del settore giovanile del club emiliano Luca Piazzi.
In 4 anni il Parma è risalito dalla serie D alla massima serie. Qual è stata la scinitilla per questa importante risalita? “Devo dirti la verità, io sono in società da due anni, ma ti posso dire che c’è stata un’importante programmazione. Dopo il fallimento alcuni calciatori e dirigenti sono andati al Sassuolo, altri giocatori tra Juventus, Milan, Inter e non solo, quindi non era semplice la risalita. Credo che se analizziamo i risultati dei settori giovanili possiamo dire che stiamo facendo bene e anche l’inizio di stagione lo sta confermando”.
Parlavi dell’inizio di stagione, il Parma nel girone di Primavera 2 è partita con il piede giusto, dove può arrivare? “Sono passate solo due giornate, perciò è troppo presto per fare previsioni. Ti posso dire che abbiamo un allenatore valido ed una squadra che può dire la sua in campionato, anche se nell’immediato abbiamo la sfida di mercoledì di Coppa Italia a Genova contro la Sampdoria. In campionato invece andremo ad affrontare a Ferrara la Spal, una garsa che potrà dire già il livello della nostra squadra”.
Rimanendo sul discorso settore giovanile c’è il Napoli di Baronio che ha iniziato bene con due successi di fila. A tuo avviso può disputare una stagione diversa dallo scorso anno? “Conosco mister Baronio, visto che lo scorso anni era a Brescia e non mi sorprende il suo inizio a Napoli. Senza contare l’organico che è stato allestito, c’è il lavoro di Giuntoli che ha effettuato acquisti importanti per rendere la rosa all’altezza, assieme allo scouting di Grava. Sicuramente sarà una stagione diversa rispetto allo scorso anno e può dire la sua in campionato ma non solo”.
Passando al Parma di D’Aversa è stato un ottimo inizio in campionato. Ti aspettavi che dopo poche giornate fosse già a questo punto? “Il d.s. Faggiano ha svolto un ottimo lavoro, ha acquistato calciatori interessanti e ci sono giovani davvero validi. In rosa ci sono anche alcuni calciatori di proprietà del Napoli come Sepe, Grassi e Inglese che è un bomber davvero valido. Senza dimenticare Gervinho che è un giocatore determinante per il gioco di D’Aversa”.
Tra i giovani che hai citato tu c’è anche Dimarco che sta dimostrando tutto il suo valore. Perché questi ragazzi non riescono a trovare spazio nelle così dette grandi? “Federico è un ragazzo classe ’97 ed ha ampi margini di crescita. Ha iniziato la stagione molto bene, compreso la rete del successo realizzato contro l’Inter. E’ titolare nella nazionale Under 21 ed ha tutto per diventare forte nel suo ruolo. A Milano probabilmente sarebbe andato in panchina e non trovava lo spazio che cercava, mentre a Parma ha il tempo per poter crescere e dimosrare il suo valore”.
Mercoledì sera si gioca Napoli-Parma al San Paolo. Secondo te D’Aversa come se la giocherà contro gli azzurri di Ancelotti? “In queste sfide non c’è mai nulla da perdere, qui il divario spesso è evidente e quindi non è semplice ottenere punti. Mister D’Aversa andrà a Napoli con il 4-3-3, giocherà la gara a viso aperto come si è visto in queste prime gare. Oltre l’Inter c’è anche la buona gara contro la Juventus, perciò darà il massimo per fare bella figura ed ottenere il massimo”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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