Che Lorenzo Insigne potesse diventare un fulcro decisamente importante nel gioco di Ancelotti lo si era intuito, Torino-Napoli ne è stata la conferma. Il tecnico ha schierato i suoi con un 4-2-3-1 in fase attiva che prevedeva il numero 24 nel ruolo di trequartista/seconda punta. Lorenzo ha sempre giocato largo, con il riferimento della fascia: era chiamato a dribblare, servire assist e tentare di rientrare per andare al tiro a giro. Adesso ha compiti e doveri diametralmente opposti: spesso è chiamato a giocare spalle alla porta, a distribuire il gioco, a velocizzarlo e a duettare in velocità con i compagni di reparto. La doppietta di oggi è la certificazione della sua evoluzione, da esterno offensivo a trequartista/seconda punta.