Il re è sciolto dinnanzi a questa sfida stellare da annusare e poi da assaporare, in questa notte che appartiene soprattutto a lui, alla sua strabiliante carriera nella quale non manca (quasi) praticamente nulla: ma adesso la Champions si chiama Napoli e sono bagliori dell’anima. «Soltanto con il Real sapevamo, ovviamente, delle aspettative del club: e vincemmo la decima. Al Milan andò diversamente. E comunque non cambia niente, si procede come al solito, senza pensare troppo più in là: stasera c’è la Stella Rossa, magari rispetto ad altri non abbiamo la loro esperienza, ma a noi la qualità non manca». E che sia 4-4-2, che sia ancora tridente, che sia qualsiasi forma(zione) di calcio, bisognerà tuffarsi in questo macro universo con la faccia tosta ma le idee chiarissime. «Sulla formazione, sapete, devo priorità ai miei e comunque non ho deciso. Sono contento di Insigne, che ha dimostrato di saper fare altro; ma lo sono in generale di tutti. E’ scontato dire che sarà importante importante partire con il piede giusto e senza caricarsi di eccessiva preoccupazione».
Fonte: CdS