Il calcio è un mix di passione e voglia di vivere le partite con la giusta adrenalina, ma è anche uno spettacolo che va vissuto come tale. A Napoli si aspetta di rivivere le emozioni della passata stagione e Ancelotti è la persona giusta, il tempo non manca al tecnico azzurro. Di questo ma anche dell’ultimo film “Una festa esagerata” ne abbiamo parlato in un’intervista alla attrice napoletana Mirea Flavia Stellato.
Tornando al film “Una festa esagerata”, un tuo bilancio personale come esperienza “Ovviamente il mio bilancio personale non può essere che super-positivo. E non mi stancherò mai di sottolineare che lavorare con Salemme (e in mezzo ad attori bravi, professionisti) significa innanzitutto “crescita personale”, sviluppo interiore non solo sul piano artistico. Diciamo che è una specie di lezione di vita, un corso accelerato, la sera torni a casa sempre con qualcosa in più non so dirti cosa ma in più lo avverti e ti senti contento”.
Com’è stato recitare con attori del calibro di Salemme, Paolantoni e Paone e avere colleghe così preparate al tuo fianco? “Al principio ho dovuto superare una certa emozione e non poca. È vero, ero già abituata ad avvicinare i grandi personaggi, ma come intervistatrice, giornalista. Bene o male conducevo io il gioco, facevo domande, qualche battuta. Quando invece sono passata dall’altra parte, non mi guardavano più come la ragazzina che faceva gavetta come giornalista… mi guardavano come collega!! Io una loro collega?!! Una compagna di lavoro?!! Mi sentivo molto impacciata… mi sono detta: ormai ci sei e datti un tono. Appunto sembravo un ranocchio che si dà un tono, ero lusingata, ma sempre un ranocchio”.
Progetti tuoi futuri a livello televisivo e cinematografico. “Ho una sola priorità adesso nella mia testa: si prepara un’altra tournée con Salemme, debuttiamo ad ottobre con la nuova commedia “Con Tutto Il Cuore” (e già questo basta a riempire i pensieri del giorno e i sogni agitati della notte). Ci sarebbe anche un progettino: ad ottobre mi dovrei laureare… ma ho già rimandato a febbraio. Non mi sembra ancora vero che mi trovo qui, nei miei panni, anzi, colgo l’occasione per rispondere una volta per tutte (spero) a tutti quelli che continuano a chiedermi “ma come hai fatto a lavorare con Salemme?” Dunque, l’incontro è stato totalmente fortuito, ora vi spiego: mettetevi le mani sui fianchi, prendete la misura della vita con indici e pollici aperti; poi, senza muovere le dita, scostate lentamente le mani dai fianchi e portatele davanti a voi e avvicinatele. Al di là della fortuna, comunque, ci vuole grande impegno, umiltà e forza di volontà e Vincenzo ci è sempre d’esempio”.
Il Napoli da Sarri ad Ancelotti, sensazioni per questo avvicendamento tecnico “Da grandissima tifosa, ma non da altrettanto tecnica, Sarri s’è portato via un pezzetto del mio cuore, ad Ancelotti (grandissimo allenatore) dovete dargli il tempo e naturalmente la fiducia. Il problema di noi tifosi è che vogliamo tutto e subito. Basta, Guagliù dàmmece ‘o tiemp! Il Napoli fa bene e farà sempre bene. Da tifosa sfegatata cosa potrei dire? E poi io sono anche superstiziosa ne stiamo parlando troppo”.
Oggi si giocherà la partita con la Fiorentina, da tifosa che match prevedi? “E daglie!! Ho appena detto che sono scaramantica! …Un giorno all’improvvisooooo!”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco